Il 26 settembre si festeggia ogni anno la Giornata Europea delle Lingue, una ricorrenza un po’ speciale che forse non tutti conoscono… ma che – fermandosi a pensarci – può diventare davvero interessante.
È stata istituita nel 2001 con l’obiettivo di valorizzare la diversità linguistica del nostro continente e incoraggiare tutti – dai bambini agli adulti – a imparare più lingue.
In fondo, ogni parola in più è una porta che si apre: verso nuove culture, nuove persone, nuovi mondi.
L’Europa ha più di 200 lingue parlate. Alcune sono molto diffuse (come l’inglese e il francese), altre sono meno conosciute ma non per questo meno affascinanti.
Pensa al bretone, al basco, al sami parlato in Lapponia… ogni lingua racconta una storia diversa. E la Giornata Europea delle Lingue è proprio il momento giusto per esplorare tutto questo, magari anche con i tuoi figli, approfittando di un’occasione diversa dal solito per giocare con le parole.
Divertirsi con le lingue… e non solo con l’inglese.
Se ti stai chiedendo come celebrare la giornata, la risposta è semplice: divertendoti.
Le scuole di tutta Europa spesso organizzano attività speciali, piccoli spettacoli in più lingue, giochi a tema, quiz o laboratori di cucina internazionale.
Anche a casa, però, puoi fare la tua parte. Basta un pizzico di fantasia e la voglia di scoprire parole nuove.
Puoi, per esempio, proporre una “cena multilingue”: un piatto da ogni paese europeo, con i nomi dei cibi scritti nella lingua originale.
Oppure puoi divertirti a cercare come si dice “ciao” in più lingue possibile (in finlandese si dice “Moi”, in polacco “Cześć”, in greco “Γεια σου” che si legge “Yassou”). I bambini assorbono tutto con una naturalezza incredibile e spesso sono molto più curiosi di quanto pensiamo.
L’inglese è solo l’inizio.
Ovviamente, l’inglese resta la lingua più studiata in Europa. È utile, è diffusa, è la lingua dei videogiochi, delle serie tv e del web. Ma in una giornata come questa può diventare anche un punto di partenza per esplorare altri suoni, altre pronunce, altri modi di dire.
Potresti per esempio far notare ai tuoi figli quanto è buffo che in spagnolo “burro” significhi “asino”. Oppure che “gift” in inglese è “regalo” ma in tedesco vuol dire “veleno”.
È anche da queste stranezze che nasce la passione per le lingue.
E poi, imparare più di una lingua non è solo una questione scolastica. È un modo per essere più aperti, più empatici, più capaci di capire gli altri.
Quando parli la lingua di qualcuno, anche solo poche parole, stai facendo un passo verso quella persona. E non è un caso se, tra i valori promossi dalla Giornata Europea delle Lingue, c’è proprio la valorizzazione della convivenza tra popoli e culture diverse.
Piccole curiosità da raccontare a tavola.
Sai che nel Regno Unito, nel giorno dedicato alle lingue, alcuni insegnanti si divertono a parlare tutta la mattina solo in una lingua diversa dall’inglese, per confondere un po’ gli alunni?
Inoltre in alcuni paesi si organizzano vere e proprie cacce al tesoro linguistiche durante le quali ogni indizio è in una lingua diversa.
In Francia molte scuole organizzano dei bistrot linguistici in cui ogni tavolo ha una lingua ufficiale e si può ordinare solo usando quelle parole.
In Germania è comune far creare ai bambini dei “passaporti linguistici” con timbri immaginari da ogni paese europeo.
E anche in Italia non mancano le iniziative: ci sono biblioteche che propongono letture ad alta voce in più lingue oppure laboratori creativi in cui si costruiscono “poster delle parole”, raccogliendo le espressioni preferite da ogni bambino nella lingua che più ama.
E tu, come la festeggerai?
La Giornata Europea delle Lingue non è un evento da festoni o regali, ma è comunque un bellissimo pretesto per rallentare un attimo, mettersi in ascolto e far scoprire ai bambini che il mondo è pieno di suoni diversi e che ognuno di quei suoni può insegnare qualcosa.
Quindi il 26 settembre, anche solo per pochi minuti, puoi accendere la radio su una stazione estera, guardare un cartone animato in lingua originale o cercare su internet la versione straniera della canzone preferita di tuo figlio.
Sarà un piccolo gesto, ma potrebbe accendere una grande curiosità.
La Giornata Europea delle Lingue