Non saremo certamente i primi a scrivere un articolo sulla didattica online, sulle differenze con quella tradizionale e su come questa pandemia abbia cambiato anche i paradigmi e le regole dell’istruzione.
Ciò non significa però che anche Pingu’s English Italy non abbia dovuto misurarsi con questo cambiamento. Un cambiamento rapido e improvviso, affrontato in un momento di grande sconforto e solitudine.
Queste righe sono dedicate alle nostre meravigliose insegnanti che hanno saputo rimettersi in gioco, riuscendo a portare l’inglese a casa dei nostri piccoli pinguini e delle loro famiglie.
Abbiamo quindi pensato di farci raccontare da tre di loro, in rappresentanza degli oltre 200 insegnanti di Pingu’s English Italy, il bello e il brutto di questa nuova esperienza di insegnamento.
“Il lavoro dell’insegnante – esordisce Marusca, Senior Supervisor di Pingu’s English Mantova – richiede flessibilità e dinamicità. Due parole di cui ero convinta di conoscere esattamente il significato. Questa esperienza ci ha insegnato cosa vuol dire davvero essere flessibili e dinamici e ci ha spinto ad esserlo ancora più di prima”.
Una delle sfide più difficili è sicuramente mantenere alto il livello di attenzione dei bambini; soprattutto per i bambini della scuola dell’infanzia (3-5 anni).
“Ma se si tiene un buon passo della lezione – ci rivela Alessandra, insegnante di Pingu’s English Ancona – proponendo attività il più possibile interattive e alternando lavori più statici (ad esempio: listen- point and say) a lavori di movimento (ad esempio: dancing& miming), si riesce a tenere un livello di attenzione paragonabile a quello presente a scuola. Elementi di disturbo che hanno un notevole impatto negativo sulla soglia di attenzione dei bambini sono ad esempio una connessione internet non stabile e la presenza di rumori intorno a loro”.
Anche per questo motivo è fondamentale il ruolo dei genitori, “a cui non chiediamo di diventare insegnanti di inglese – afferma Zina, responsabile didattica di Pingu’s English Italy – ma di provare ad assicurare un buon setting di apprendimento e di preparare i bambini, in particolare i più piccini, a questa nuova esperienza”.
“I genitori – ci racconta entusiasta Amy, amatissima Senior Supervisor di Pingu’s English Ferrara – si sono dimostrati molto collaborativi ed è anche grazie a loro se le lezioni stanno procedendo molto bene! I genitori dei più piccoli si sono dimostrati inizialmente un po’ restii a fare lezione su piattaforme online, vista l’età dei figli, ma dopo la prima settimana di prova abbiamo ricevuto feedback positivi anche dalla maggior parte di loro.“.
Senza ombra di dubbio i centri Pingu’s English e i loro insegnanti hanno interpretato letteralmente il concetto di smartworking: non si è trattato semplicemente di replicare a casa ciò che in precedenza veniva svolto a scuola, ma di adattare la proprie skills e implementarne altre.
Non sono cambiati però il nostro focus e la nostra mission: “Unlocking children’s Talent”, ovvero accompagnare i bambini alla scoperta della lingua inglese in modo naturale e divertente.