Come ogni primavera a partire dal 2006, nei giorni 10 e 11 maggio si celebra la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori voluta e istituita dalla Convenzione sulle Specie Migratrici (CMS) e dall’Accordo sulla Conservazione degli Uccelli Acquatici Migratori dell’Africa-Eurasia (AEWA).

Il World Migratory Bird Day.

Il World Migratory Bird Day costituisce una importante campagna di sensibilizzazione che, due volte all’anno – ad ottobre e a maggio – in linea con la ciclicità delle lunghe migrazioni compiute dagli uccelli nei diversi emisferi, ha l’intento di coinvolgere l’opinione mondiale sulle minacce che l’avifauna migratoria deve affrontare.
Ulteriore obiettivo è promuovere azioni concrete per la conservazione, riflettere sull’importanza di queste straordinarie creature e sulle sfide che affrontano durante i loro lunghi viaggi.

Gli uccelli migratori sono meraviglie della natura: ogni anno in milioni intraprendono viaggi incredibili attraverso continenti e oceani, spesso coprendo migliaia di chilometri, alla ricerca di habitat più adatti, cibo e condizioni climatiche favorevoli.
Tuttavia, gli uccelli migratori oggi affrontano serie minacce lungo il percorso e in molti non raggiungono le mete a causa di svariate cause:

  • dalle collisioni con edifici,
  • all’inquinamento,
  • dal cambiamento climatico,
  • alla caccia illegale
  • ma anche per la mancanza del cibo necessario per sopportare il lungo viaggio.

La Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori fornisce un’opportunità per ispirare azioni finalizzate a proteggere i volatili migratori; solo con un impegno collettivo, infatti, possiamo assicurare un futuro a questi meravigliosi “ambasciatori della natura” e all’ecosistema globale di cui facciamo parte.

 

Oca facciabianca
Oca facciabianca
Trampoliere godwit dalla coda nera
Trampoliere godwit dalla coda nera

 

Le migrazioni dei pinguini.

Una curiosità.
I pinguini – come tutti sanno – non hanno la capacità di volare… tuttavia sono a tutti gli effetti uccelli migratori!
Ogni anno, diverse specie di pinguini intraprendono lunghi viaggi, anche di oltre 12.000 km, per raggiungere le zone di alimentazione o di riproduzione.
Ad esempio, i pinguini imperatore si spostano dal continente antartico al pack ghiacciato, mentre i pinguini di Adelia migrano verso le isole subantartiche.

Ma come fanno a compiere queste migrazioni senza volare?
I pinguini sono abilissimi nuotatori, capaci di raggiungere velocità fino a 40 km/h sott’acqua.
Le loro ali nel tempo si sono trasformate in robuste pinne ed hanno sviluppato un corpo aerodinamico che li aiuta a nuotare con agilità.
Le migrazioni dei pinguini sono influenzate da diversi fattori, come la disponibilità di cibo, le condizioni climatiche e i cicli riproduttivi. Questi viaggi sono fondamentali per la sopravvivenza delle specie e permettono ai pinguini di trovare cibo e luoghi adatti alla riproduzione.
Quindi, sebbene i pinguini non volino, sono migratori eccezionali che dimostrano un grande adattamento all’ambiente.
Le loro migrazioni sono viaggi epici che sottolineano la loro tenacia e la loro capacità di sopravvivere in condizioni estreme.

Non tutti sanno che è possibile adottare un pinguino: se desideri maggiori informazioni puoi accedere al sito web di WWF Italia.
Nel 2022 i centri locali Pingu’s English hanno aderito a questa bellissima iniziativa adottando 55 pinguini.

 

Pinguino di Adelia
Pinguino di Adelia
Pinguino imperatore
Pinguino imperatore

 

L’importanza degli spazi verdi e dell’agricoltura biologica.

Gli sforzi di conservazione includono la protezione degli habitat lungo le rotte migratorie, la riduzione dell’inquinamento e la promozione di politiche per la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Pensare che questa missione sia impossibile sarebbe sbagliato. Tutti noi – infatti – possiamo contribuire in molti modi a un cambiamento positivo: innanzitutto rendendo i nostri giardini e gli spazi verdi cittadini ecosostenibili, mantenendo uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, partecipando a eventi di monitoraggio degli uccelli, creando le condizioni adatte all’educazione nelle scuole e tra i giovani.

Quest’anno il focus è incentrato sulla preoccupante diminuzione degli insetti, la cui presenza è fondamentale per la vita di molte popolazioni di uccelli.
Dal cibo che hanno a disposizione, infatti, dipende la loro sopravvivenza e la riuscita del loro viaggio migratorio.

Celebrare insieme il World Migratory Bird Day è senza dubbio importante: occorre valutare la necessità di ridurre l’uso dei prodotti chimici per passare il più possibile all’agricoltura biologica oltre a riflettere sul pericolo della diminuzione degli spazi verdi per salvaguardare la sopravvivenza degli uccelli migratori e – di conseguenza – il benessere del nostro ecosistema.