Con l’acronimo DSA – in lingua inglese indicati come “Specific Learning Disorders” o, a seconda dell’ambito di interesse, “Disabilities” – si indicano quei disturbi dello sviluppo neurologico che interessano una delle aree che sono alla base dell’apprendimento, ovvero lettura, scrittura e calcolo, e che incidono, in modo più o meno significativo, sulla vita scolastica, lavorativa e quotidiana di una persona.

Le aree interessate dai disturbi specifici di apprendimento

Quando si parla di disturbi specifici di apprendimento si intendono dislessia, disgrafia e discalculia, tutti disturbi che possono essere diagnosticati solo dopo che un bambino ha iniziato il suo percorso scolastico e a seguito di una serie di controlli che accertano la presenza o l’assenza di determinate condizioni.
Da considerare infatti che, per avere una corretta diagnosi, diversi sono i parametri di cui tener conto e gli accertamenti che debbono essere eseguiti.
Per esempio non può essere diagnosticato un disturbo specifico di apprendimento nel caso in cui determinate difficoltà possono essere attribuibili a una disabilità intellettiva o condizioni neurologiche avverse, problemi di carattere fisico che interessano l’udito e la vista, così come condizioni di svantaggio socioculturale che possono influire sull’apprendimento del bambino.
È solo dopo un’accurata osservazione, diverse interviste e una serie di test specifici che può essere fatta una diagnosi di DSA, esserne accertata l’entità e l’eventuale combinazione con altri disturbi specifici o altri tipi di disturbi. Ciò con lo scopo di aver chiare quali metodologie e strategie siano più efficaci e fornire al bambino con un disturbo specifico gli strumenti a lui più adatti per il suo apprendimento.

Perché è importante per un bambino avere una diagnosi DSA

Avere una diagnosi DSA è molto importante per aiutare un bambino nel suo processo di apprendimento e di crescita serena; da non sottovalutare, infatti, oltre a un rendimento scolastico minore, l’aspetto emotivo, di sofferenza psicologica e di impatto sulla quotidianità che un disturbo di apprendimento può avere su un bambino. In questo senso basta solo far mente locale al senso di inadeguatezza, alla bassa autostima, all’atteggiamento di sfiducia, ai meccanismi psicologici e ai comportamenti che vengono talvolta messi in atto e che vanno a sommarsi e a rendere ancor più difficoltosa la vita scolastica, sociale, familiare di un bambino che ha un disturbo di apprendimento.
Agevolare nell’apprendimento chi ha un disturbo di apprendimento significa far sì che non debba esporsi in modo continuo a situazioni che, a causa del suo disturbo, possono ingenerare ansia, impedirgli di acquisire nuove competenze e mettere in atto comportamenti non funzionali, bensì aiutarlo a trovare strategie a lui utili. Di qui l’importanza che, soprattutto per quanto riguarda l’ambito scolastico, venga espressa una diagnosi, il disturbo di apprendimento venga riconosciuto e vi si faccia fronte in modo adeguato ed efficace.

Dislessia

La dislessia è il disturbo specifico di apprendimento che interessa l’area della lettura. La persona dislessica, in pratica, ha difficoltà a ricostruire una rappresentazione mentale da elementi linguistici scritti. Come per tutti gli altri disturbi specifici di apprendimento, si può avere un’entità più o meno significativa del disturbo. In generale, la lettura di un bambino con dislessia è un processo faticoso, proprio perché vi è la difficoltà a collegare le lettere scritte con il suono che esse producono. Lentezza quindi nella lettura, errori, e anche – spesso ma non sempre – difficoltà nella comprensione di ciò che si legge.

Disgrafia e disortografia

Una persona interessata da disgrafia ha un disturbo specifico della scrittura. In generale si tratta della difficoltà ad apprendere e automatizzare i movimenti necessari a produrre grafemi e a collegarli, quindi la diagnosi si basa sulla leggibilità del grafema, ovvero sulla facilità o meno di recuperare dalla memoria la forma del grafema e la sequenza dei movimenti necessari per scrivere. Sono collegate difficoltà a gestire lo spazio sul foglio, la rapidità di scrittura, la pressione impressa sulla pagina. La diagnosi di disortografia si basa sulla correttezza della scrittura dal punto di vista ortografico.

Disturbi del calcolo

La cosiddetta discalculia riguarda un disturbo specifico delle abilità numeriche. Generalmente si distinguono due tipologie di disturbo specifico del calcolo: una discalculia primaria, innata, che consiste in una sorta di “cecità” ai numeri, e una discalculia che riguarda la difficoltà nell’acquisizione delle procedure del calcolo.