Tra gli strumenti più utili per introdurre i bambini alla lingua inglese non possono mancare i libri.
Educare all’ascolto e all’amore per la lettura fin dai primi anni di vita è infatti molto importante e costituisce una pratica che non solo sarà utile al bambino nel suo percorso scolastico (chi è educato alla lettura in tenera età, è ormai risaputo, con molta probabilità manterrà questa abitudine anche in età adulta) ma che gli darà anche la possibilità di poter usufruire di tutto ciò che un libro rappresenta e porta con sé.
Ciò sia in termini di apprendimento linguistico e di acquisizione di nuovi vocaboli, sia in termini di sviluppo dell’immaginazione, di espressione di sentimenti, di apprendimento di nuovi concetti, di sviluppo alla riflessione e al pensiero.
Offrire libri e proporre letture ad alta voce a un bambino significa dargli la possibilità di far entrare nella sua quotidianità qualcosa di veramente molto importante per la sua crescita, qualcosa che lo andrà a stimolare sotto molti punti di vista per mezzo di quelle attività che più si confanno allo stile di apprendimento dei primi anni di vita, ovvero la fantasia, l’immaginazione e il gioco.

Libri in inglese per bambini

Un libro è qualcosa che suscita sorpresa, che incuriosisce, diverte. È così che i bambini apprendono con più facilità: con ciò che viene loro proposto sotto forma di gioco, che risulta spontaneo, piacevole, divertente.
Un’attività, quella del leggere ad alta voce, che stimola il bambino sotto vari aspetti, aiuta l’acquisizione di nuovi vocaboli, rafforza la memoria e sollecita anche l’autonomia, in quanto il libro si presta a essere uno strumento al quale il bambino può accedere ogni volta che vuole, sfogliare quando e come vuole, in totale autonomia.
Uno strumento efficace per far avvicinare a una seconda lingua anche un bambino molto piccolo, in quanto l’apprendimento risulterà spontaneo, intuitivo, facilitato.
L’utilizzo di albi illustrati o di libri comunque a cui sono associate immagini è sicuramente la formula migliore, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli, in quanto l’associazione tra suono e immagine risulta essere determinante per la memorizzazione e l’acquisizione di nuove parole, intonazioni ed espressioni.

Storie, filastrocche, brevi componimenti in rima, favole… Per i più piccoli, i libri più indicati sono quelli con figure e frasi semplici prese dalla quotidianità e che riportano il piccolo lettore a ciò che gli è più familiare.
In questo senso, per esempio, molto utili i libri di Eric Hill che hanno come protagonista il noto cagnolino giallo a macchie marroni che in Italia viene chiamato Spotty ma che in lingua originale prende il nome di Spot.
E così ecco le sue tante avventure (in molte edizioni arricchite da simpatiche finestrelle che il bambino può divertirsi ad aprire) quali per esempio Where is Spot?; Spot goes to the Farm; Spot says Goodnight; Spot goes to School.

Altro autore molto adatto per affrontare la lingua inglese con i più piccoli è Eric Carle, autore di libri apprezzatissimi dai bambini quali The Very Hungry Caterpillar.
Inoltre, moltissime le proposte della casa editrice Usborne, anche con libri-gioco, per esempio corredati di attacca-stacca, elementi da montare o varie altre attività.
Da non dimenticare, inoltre, libri corredati di CD musicale con canzoncine facilmente memorizzabili oppure in audiolibro, come per esempio la serie dedicata a Peppa Pig.
Sempre utile infatti proporre ai bambini libri in lingua inglese di cui conoscono già i personaggi e le storie in lingua italiana perché visti alla TV o di cui hanno già avuto tra le mani storie cartacee.

Per i più grandicelli, una proposta può essere quella di raccolte di fiabe come per esempio Hans Christian Andersen’s Fairy Tales, riadattate da Naomi Lewis e corredate da bellissime illustrazioni, che contiene molte tra le più note storie classiche della letteratura per l’infanzia.
Da non dimenticare, per i lettori più grandicelli e che hanno già più familiarità con la lingua inglese, le tante fantastiche storie uscite dalla magica penna di Roald Dahl, magari iniziando con qualcosa di breve ma molto divertente come Esio Trot (uscito in Italia con il titolo di Agura Trat), illustrato come molti dei suoi libri da Quentin Blake, per poi passare a “libri più da grandi”, come quelli fantasy proposti dall’ormai ben noto scrittore britannico Neil Gaiman.