Il gioco è fondamentale per la crescita dei bambini, l’attività tramite la quale conoscono il mondo che li circonda, che li avvicina ai propri sentimenti e a quelli degli altri, con la quale sperimentano, scoprono e imparano.

I giochi sono il metodo più efficace per aiutare i bambini nelle fasi di apprendimento.

Il gioco è un’esplorazione continua, un modo per avvicinarsi e avvicinare, per conoscere e crescere, ed è proprio tramite il gioco che meglio apprendiamo i concetti e troviamo stimoli sempre nuovi.
Una dimensione, quella ludica, che si evolve nel tempo, che si modifica durante la crescita, ma che perdura in tutti noi anche in età adulta, seppure con tempi, attività e modalità diverse.
Fondamentale nei primi anni di vita, l’attività del gioco è fortemente collegata all’assimilazione di nuove esperienze sensoriali, emozionali, sociali, educative, ed è proprio tramite il gioco che possono “passare” nel modo più efficace molti insegnamenti.
Ecco quindi che, anche per quanto riguarda l’insegnamento di una seconda lingua, il gioco è senza dubbio un ottimo modo perché i bambini possano essere stimolati a migliorare, a memorizzare, a far proprio un certo lessico ed entrare sempre più in confidenza con una seconda lingua.

Giochi di gruppo per consolidare l’apprendimento della lingua inglese.

Ogni attività che voglia stimolare in modo efficace un apprendimento dovrebbe essere proposta ai bambini in forma ludica. Il gioco infatti rende piacevole e meno pesante ogni insegnamento e, di conseguenza, fissa in modo più stabile nella memoria ogni nuova conoscenza, rendendola quindi più facilmente fruibile.
Quando ci si appresta a organizzare giochi finalizzati al consolidamento di una seconda lingua, è innanzitutto importante adeguare la tipologia di gioco all’età del bambino. Semplicità, innanzitutto, per non sovraccaricare il bambino di regole, nozioni, strutture che in poco tempo potrebbero annoiare anziché invogliare a continuare il gioco. E anche una certa attenzione a proporre giochi che incontrino gli interessi dei bambini, che li incuriosiscano, li divertano.

Per iniziare, cosa di meglio se non riprendere giochi di gruppo che i bambini già conoscono trasponendoli in lingua inglese?
Ed ecco che il classico “Strega comanda colore”, utile per aiutare i bambini a imparare i nomi dei colori, potrà trasformarsi in “Witch commands colour and says”; oppure, per imparare i numeri in inglese, si potrà giocare a Flag, seguendo le stesse regole della nostrana “Bandiera”.
Altra attività che i bambini fanno volentieri e che può essere d’aiuto soprattutto per memorizzare i verbi è il “Mime game”, il classico gioco del mimo.
Un ulteriore gioco utile è “Last Man Standing”, con il quale ci si lancia la palla a vicenda “chiamando” una categoria; chi prende la palla dovrà rispondere con un termine relativo alla categoria chiamata (per esempio, se viene chiamata la categoria “colour”, chi prende la palla dovrà rispondere “red” o “blue”, senza però ripetere parole già dette in precedenza, pena l’eliminazione).

Un classico gioco in lingua inglese è “Simon says”, per il quale è necessario ogni volta ripetere (pena l’eliminazione) l’espressione “Simon says” prima di indicare un’azione che un compagno deve eseguire (per esempio “Simon says clap your hands”; “Simon says touch your head” e così via, a turno).
Altro gioco in effetti divertente in ogni lingua, ideale se i giocatori sono in buon numero, è quello che in Italia viene chiamato “Telefono senza fili” e che nel Regno Unito viene indicato come “Chinese Whispers”; in questo caso, ovviamente, si passa dall’uno all’altro una parola o una breve frase in lingua inglese.

Altra attività ludica molto utile è la drammatizzazione (role play), durante la quale viene chiesto a singoli bambini o a piccoli gruppi di recitare brevi scenette in lingua inglese, meglio se con l’indicazione (sempre in inglese) di quali elementi dovranno apparirvi.
Sempre la drammatizzazione è utile come attività collaterale dopo l’ascolto di una lettura in inglese o la visione di un film in lingua originale per rafforzare l’assimilazione di specifici termini.