Ogni anno, il 4 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale degli Animali, un’occasione per festeggiare i nostri amici animali ma soprattutto per riflettere sui loro diritti.
Una data non scelta a caso, visto che il 4 ottobre si ricorda San Francesco d’Assisi, venerato sia dalla Chiesa Cattolica sia dalla Comunione Anglicana, proclamato assieme a Santa Caterina da Siena santo patrono d’Italia ma anche, proprio per la sua grande sensibilità, patrono dell’ecologia e degli animali.
Tra gli episodi più conosciuti della sua vita vi sono infatti proprio la predica agli uccelli e il suo incontro con il lupo che terrorizzava gli abitanti delle campagne di Gubbio, da lui ammansito e reso innocuo.
La storia dell’essere umano è intrecciata da sempre con quella degli animali. Ecco così nascere alcune distinzioni: animali da compagnia (che teniamo nelle nostre case e che consideriamo parte della nostra famiglia), animali che forniscono un reddito (pensiamo agli allevamenti e anche alla caccia) e animali considerati nocivi (per la salute, per i raccolti, perché aggressivi…).
Il World Animal Day nacque in Germania nel 1925 e venne reso universale a Firenze nel 1931 durante un incontro di ecologisti finalizzato a porre l’attenzione sulle specie minacciate e in via di estinzione.
Indipendentemente dalla nazionalità, dalla fede religiosa, dalle idee politiche, questa festa accomuna tutti, nel mondo. L’evento dal 2003 è sponsorizzato dalla Fondazione Naturewatch che ha come missione quella di porre fine alla crudeltà sugli animali e di promuovere gli standard di benessere degli animali di tutto il mondo.
La relazione tra umani e animali dovrebbe sempre essere rispettosa e tenere conto di quanto la nostra presenza sulla Terra e il nostro operato possano influire sull’estinzione di intere specie e sulla loro difficoltà di vivere nel benessere. Pensiamo per esempio alle condizioni in cui molti animali da allevamento vivono la loro breve esistenza oppure alla nostra responsabilità per la scomparsa di alcuni habitat.
Molte le iniziative promosse in ogni Paese dalla Naturewatch Foundation per celebrare il World Animal Day, con eventi che coinvolgono comunità, gruppi di giovani, adulti e bambini, imprese e singoli cittadini.
Ciò che ci sentiamo di dire è che ognuno di noi, anche nel proprio piccolo, può far qualcosa per migliorare la vita di chi abita la Terra e che quindi, per festeggiare nel migliore dei modi la Giornata Mondiale degli Animali, si può dare un contributo rispettando ogni altra forma di vita che abita il nostro pianeta.
E ora non ci resta che augurare: buona Giornata Mondiale degli Animali!