Ecco il dolce per eccellenza delle feste natalizie britanniche, al quale sono legate molte antiche e interessanti tradizioni: il Christmas Pudding.
Si tratta di una sorta di budino dalla tipica forma a cupola che si conserva molto a lungo se mantenuto in un luogo fresco e arieggiato. La tradizione vuole che venga preparato nel periodo dell’Avvento per poi essere servito durante il pranzo di Natale.
Tipico da secoli nel Regno Unito ma preparato anche in tutta l’Irlanda, è conosciuto con diversi nomi quali plum pudding o plum duff, anche se le prugne (“plum”) in effetti non sono presenti tra i suoi ingredienti.
Ciò si presume sia dovuto al fatto che anticamente con questa parola venissero indicati anche altri tipi di frutti, non solo le prugne.

Le sue origini risalgono al XVI secolo. Per un lungo periodo questo dolce venne bandito in seguito alle battaglie dei Puritani contro i festeggiamenti troppo ricchi del Natale, per poi essere riportato sulla tavola della regina Vittoria nell’Ottocento, arricchito di nuovi ingredienti.
Un dolce talmente conosciuto da essere citato in tutte le opere letterarie britanniche che parlano del Natale, dal famoso “Canto di Natale” di Dickens al celebre canto natalizio “We Wish You a Merry Christmas” nella versione di figgy pudding.
Al Christmas Pudding sono legate diverse tradizioni piuttosto particolari. Per esempio si racconta che se a Natale non lo si assaggia, si avranno sfortune durante l’anno. Inoltre, dovrebbe essere preparato la venticinquesima domenica dopo la Trinità, usando tredici ingredienti che rappresenterebbero Cristo e i discepoli. Ogni membro della famiglia dovrebbe mescolarlo con un mestolo di legno da est a ovest, in onore dei re Magi.

Altra antica usanza di epoca vittoriana è quella di nascondervi dentro una o più monete in segno di buon augurio per chi le troverà nel piatto.
Un dolce ricco e sostanzioso, davvero delizioso, che richiede una preparazione piuttosto elaborata di cui ogni famiglia britannica conserva la propria ricetta tramandata di generazione in generazione.
Quella che vi proponiamo è una ricetta che, con un po’ di impegno, si può preparare anche senza essere nel Regno Unito!
Senza dubbio impegnerà un po’… ma darà davvero grandi soddisfazioni e allieterà la tavola di Natale con una specialità davvero squisita.
Da ricordare che il Christmas Pudding viene tradizionalmente servito flambé e guarnito con un rametto di agrifoglio.

Gli ingredienti.

Tempo per la preparazione e la cottura a bagnomaria: 5/6 ore più il tempo necessario per l’ammollo della frutta secca.
Porzioni: 8 persone.

Ingredienti:
– 300 g di farina;
– 400 g di mollica di pane rafferma imbevuta di latte e poi strizzata;
– 10 uova;
– 300 g di zucchero scuro *;
– 400 g di grasso di rognone di manzo (o sugna) **;
– 300 g di buccia d’arancia, di limone e di cedro grattugiate;
– 200 g di mandorle tritate ***;
– 400 g di altra frutta secca tritata (mele, uva sultanina uva passa, ribes…);
– 2 cucchiaini di sale;
– 2 cucchiaini di spezie in polvere (cannella, zenzero, chiodi di garofano…);
– 1 bicchiere colmo di birra ****;
– 400 ml di rum o cognac;
– 1 cucchiaio di melassa *****;
– canditi misti q.b.;
– un pizzico di noce moscata;
– burro per imburrare la terrina;
– panna per la guarnitura;
– 1 cucchiaio di brandy per il flambé.

* Si tratta di zucchero con melassa; in alternativa si può utilizzare zucchero di canna.
** L’impiego del grasso di rognone di manzo è uguale a quello del nostro strutto; in alternativa c’è chi utilizza il burro.
*** La tradizione vorrebbe una parte di mandorle amare.
**** C’è chi preferisce una tipica birra scura inglese, Stout.
***** Se non si dispone di melassa, c’è chi aggiunge marmellata di albicocche.

Come preparare il Christmas Pudding.

Far macerare la frutta secca (meglio se per 24 ore) quindi unire la farina a tutti gli altri ingredienti – meno la panna – e lavorare fino a ottenere un impasto omogeneo (la consistenza si può aggiustare aggiungendo, al bisogno, un po’ di latte).
Versare il tutto in una terrina resistente al calore imburrata (si può anche utilizzare uno stampo da budino, sempre imburrato) e livellarne la superficie lasciando che l’impasto rimanga sotto il bordo di un paio di centimetri.
Ricoprire la terrina con uno o due dischi di carta oleata, quindi con carta stagnola che prenda bene il bordo e infine con un panno pulito da legare bene attorno alla terrina con spago da cucina.
In una pentola porre capovolto un piattino e versare acqua fino a che il piatto viene coperto. Lì posizionare la terrina con l’impasto, facendo cuocere a bagnomaria per 5 ore e mantenendo sempre costante il livello dell’acqua, aggiungendone man mano di bollente.

Al termine della cottura, lasciare raffreddare ed estrarre delicatamente il dolce.
Lo si può guarnire con zucchero a velo, spezie, panna, burro al brandy.
Tradizionalmente vi si versa sopra un cucchiaio di brandy e poi lo si serve flambé, decorato con un rametto di agrifoglio. Se fatto per tempo, lo si può riscaldare la mattina del giorno di Natale sempre a bagnomaria per qualche ora prima di servirlo.