Siamo entrati nella primavera ed è questo il periodo della Pasqua.
Questa festività prende il nome dall’ebraico “pasah”, “passare oltre”, per gli ebrei il momento in cui si celebra la liberazione dalla schiavitù, per il cristianesimo la festività più importante dell’anno liturgico che celebra la resurrezione di Cristo, avvenuta, secondo i Vangeli, il terzo giorno dalla sua morte.
Una festività mobile che per i cattolici ricorre la prima domenica dopo il plenilunio di primavera (quest’anno il 12 aprile), mentre per gli ortodossi la prima domenica che segue la prima luna nuova dall’equinozio, anticipata dalla Quaresima e preceduta dalla cosiddetta “settimana santa”, durante la quale vengono ricordati i momenti della passione e della morte di Gesù.
Un celebrazione molto antica, che in realtà precede di molti secoli l’avvento di Cristo, “allungata” successivamente (in Italia dal dopoguerra) anche con la festività del Lunedì dell’Angelo, o Pasquetta, che ricorda l’annuncio dell’Angelo della resurrezione di Cristo, e che in molti Paesi, Italia e il Regno Unito compresi, è giorno di pic-nic.
La Pasqua porta con sé moltissime simbologie. Per esempio il coniglio, che si fa risalire alla lepre, presa anticamente come simbolo di Cristo. L’uovo è per antonomasia portatore di vita e, anche per riti pagani ancora più antichi, del rifiorire della natura in questo periodo dell’anno. Un simbolo di nuova vita, quindi, così come anche il pulcino.
In varie zone dell’Europa centrale e dell’est, per esempio, la tradizione vuole la realizzazione di un albero di Pasqua decorato proprio con le uova.
Alla Pasqua, inoltre, è legato anche il suono delle campane, che in molti Paesi rimangono silenziose dal giorno che ricorda la morte di Gesù fino alla sua resurrezione.
La colomba, infine, è simbolo di pace.
Diverse anche le tradizioni culinarie che si legano a questa festività, a partire dalla colomba pasquale, ma anche al consumo simbolico di uova e di agnello, nonché la preparazione di ricette specifiche come per esempio la Torta Pasqualina in Italia.
Una festa che fa felici i bambini, che in molti Paesi danno la caccia alle uova nascoste dal coniglietto pasquale (molto spesso colorate e decorate) e che ricevono in dono uova di cioccolata.
In Italia sono moltissime le tradizioni legate alla Pasqua, comprese processioni molto elaborate e giochi che vedono le uova come protagoniste.
Nota per esempio nelle Marche una vera e propria sfida fatta con uova sode in cui si cerca di rompere con il proprio uovo quello dell’avversario. Nel Regno Unito è presente l’usanza dell’Egg Rolling, con cui si fanno rotolare uova per un pendio fino a quando non si rompono tutte.
In altre località, come per esempio in Valtellina, non si disdegnano sfilate di carri allegorici e fuochi notturni.
I festeggiamenti della Easter anglosassone hanno radici davvero molto antiche che risalgono ai riti pagani per i festeggiamenti della primavera.
Una delle tradizioni più sentite nel Regno Unito è quella di dedicare il giovedì santo ai più bisognosi, il cosiddetto Maundy Thursday. Secondo un antico rituale medievale, vengono tutt’oggi simbolicamente regalati borsellini contenenti monete appositamente coniate che simboleggiano le borse di denaro che venivano anticamente consegnate dal sovrano ai più poveri.
Il Good Friday, ovvero il venerdì santo, nel Regno Unito è considerato festa nazionale, mentre il giorno di Pasqua viene celebrato con il pranzo tradizionale e con una danza folcloristica medievale, la Morris Dance, esportata in tutti i Paesi anglofoni.
Anche per quanto riguarda l’arte culinaria, sono molti i dolci tradizionali inglesi legati alla Pasqua. Per esempio gli hot-cross buns, panini dolci con cannella, uvetta, ribes e frutta candita, sui quali viene spennellata una croce e che vengono poi farciti con una glassa.
Altro dolce tipico è la Simnel Cake, una sorta di plum-cake ripieno di bucce di limone candite e frutta secca, che prende il colore giallo dalla crosta croccante ricoperta di zafferano.