Le lingue indigene in Europa sono circa duecentoventicinque, il tre per cento del totale mondiale. Tra queste, quelle parlate di più, secondo il numero di persone madrelingua, sono il russo, il tedesco, l’inglese, il francese e l’italiano.
Da considerare, inoltre, che in molti Paesi europei coesistono più lingue e che a causa del fenomeno dell’immigrazione l’Europa è diventata sempre più multilingue. Nella sola Londra, per esempio, si parlano più di trecento lingue diverse.

Un grande patrimonio, quello linguistico, da rispettare e proteggere e sul quale è importante riflettere per la crescita integrale della persona. Proprio con questo obiettivo il Consiglio d’Europa, con il patrocinio dell’Unione Europea, a partire dal 2001 ha deciso di indicare il 26 settembre di ogni anno come la “Giornata Europea delle Lingue”, conosciuta in Italia anche con l’acronimo GEL.

Una Giornata, quindi, dedicata alla sensibilizzazione sul tema del plurilinguismo e della comprensione interculturale, che vuole preservare, promuovere e favorire la diversità linguistica e culturale in Europa, incentivare lo studio delle lingue (comprese quelle meno diffuse) nell’arco di tutta la vita, con iniziative ed eventi organizzati dagli attuali quarantasette Stati membri e dai loro partner grazie a fondi stanziati dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea.
Un tema che interessa tutto il continente, sostenuto dall’Unione Europea con l’obiettivo di incentivare l’apprendimento di almeno due lingue fin da bambini.

L’apprendimento delle lingue porta infatti molti benefici, sia ai più giovani sia ai meno giovani, e non solo per quanto riguarda il mondo del lavoro, ma anche come strumento per viaggiare, per instaurare nuove conoscenze, sviluppare nuovi contatti, superare le differenze culturali.
Se è vero che l’apprendimento di una lingua avviene più facilmente nei primi anni di vita – ed è per questo che è molto positivo proporre già in tenera età più di una lingua ai bambini – è possibile continuare a imparare durante tutto l’arco della vita, al di là delle esperienze scolastiche. Ed è ormai appurato che più lingue si conoscono, più semplice sarà apprenderne.
Per meglio coordinare le attività, il Consiglio d’Europa ha deciso di nominare alcuni referenti nazionali. Per quanto riguarda l’Italia, il referente è il Centro Europe-Direct del Comune di Venezia.

Quest’anno l’European Day of Languages – EDL 2021 festeggerà il suo ventennale e sia il 26 settembre sia nei giorni precedenti e successivi, non mancheranno iniziative – purtroppo a causa dell’emergenza pandemica soprattutto tramite canali digitali – per valorizzare e celebrare l’ampia varietà di lingue presenti in Europa, comprese quelle meno diffuse e quelle dei migranti, con corsi, conferenze, convegni, incontri, presentazioni di esperienze significative, programmi radiofonici e iniziative per bambini e ragazzi, con il coinvolgimento anche di scuole e università.